Il menisco è una struttura fibro-cartilaginea interposta tra femore e tibia e rappresenta l’ammortizzatore del ginocchio. Ha la funzione di aumentare la congruenza delle superfici articolari della tibia e del femore e distribuire i carichi all’interno del ginocchio. I due menischi (laterale e mediale), inoltre, contribuiscono a mantenere la stabilità dell’articolazione quando viene sottoposta a sollecitazioni intense come la corsa, i salti o i cambi improvvisi di direzione. Una sua lesione “instabile” provoca oltre che dolore e limitazione funzionale, un’alterazione del funzionamento del ginocchio con un’accelerazione dell’usura delle cartilagini nel tempo. Certe lesioni, come le lesioni a manico di secchio, possono oltretutto creare dei blocchi articolari meccanici con impossibilità da parte del paziente di flettere-estendere il ginocchio. I sintomi più comuni di una lesione meniscale sono il dolore, la rigidità e il gonfiore, il rumore e blocco articolare, una sensazione di instabilità soggettiva e un’escursione articolare ridotta.
Il trattamento di scelta per questi tipi di lesione è mediante chirurgia artroscopica e in base al tipo, alla sede e alla dimensione della lesioni esistono differenti trattamenti chirurgici.
Trattamenti
– Meniscectomia parziale selettiva: quando viene asportata solo la parte interessata dalla lesione.
– Sutura meniscale: quando la lesione meniscale ha un profilo regolare ed è situata in zona vascolarizzata può essere suturata con appositi fii o con mezzi di fissazione riassorbili, sempre compatibilmente alle condizioni del tessuto.
– Trapianto meniscale: Intervento eseguito i con indicazioni limitate quando siamo di fronte ad un soggetto giovane con una iniziale sofferenza della cartilagine articolare a cui sia stato asportato completamente il menisco. Si utilizza tessuto biologico da donatore.
La Diagnosi
La diagnosi si basa sull’esame anamnestico, e sull’esame clinico specialistico con test specifici integrato allo studio con immagini radiologiche (radiografie convenzionali e RMN).
L’anestesia
Come ogni intervento sarà necessaria un’anestesia che potrà essere loco regionale (spinale) o eventualmente generale. In media oltre il 99% degl’interventi vengono eseguiti in anestesia loco regionale. La decisione finale comunque, aspetta però all’Anestesista dopo il colloquio e una valutazione anamnestica e clinica del paziente.
I Rischi e le Complicanze
Anche l’artroscopia di ginocchio pur essendo un intervento di chirurgia minore non è esente dai rischi generici come reazioni avverse ai farmaci anestetici, infezioni, emorragie, ematomi e tromboflebiti. Durante la degenza verrà somministrata una terapia antibiotica come prevenzione delle infezioni, e una terapia con anticoagulanti come prevenzione della tromboembolia. Quest’ultima terapia continua ad essere somministrata anche dopo la degenza, nel post operatorio, per un periodo che varia con il tipo di trattamento che viene effettuato.
Può capitare che il ginocchio rimanga tumefatto e dolente anche per un mese in base alle condizioni articolari del ginocchio al momento dell’intervento e dai trattamenti eseguiti.
Nel Post-Operatorio
Dopo l’intervento arriverà in reparto con l’arto operato fasciato (con o senza un drenaggio). La gamba rimarrà posizionata in estensione e terrà una borsa del ghiaccio sul ginocchio. Prima della dimissione verrà rimosso il drenaggio, se presente, e verrà effettuata una medicazione compressiva a piatto. Sin dal primo giorno post operatorio si potrà e dovrà raggiungere i 90° di flessione del ginocchio, ci si potrà alzare con i bastoni canadesi caricando il 50% del peso corporeo e iniziare la ginnastica di rinforzo per il muscolo quadricipite e lo stretching dei flessori. Bisognerà, inoltre, associare esercizi di flessione ed estensioni della caviglia (ogni 5-10 minuti) per facilitare la circolazione della gamba. La deambulazione con bastoni canadesi generalmente è per 2-3 settimane, poi in base al trattamento eseguito verrà valutato quando abbandonare l’ausilio dei bastoni. Per esempio, nel caso in cui vengano eseguite delle microperforazioni, la deambulazione con i bastoni canadesi con carico al 50% del peso corporeo ,sarà indicata fino a 6-8 settimane per proteggere il tessuto riparativo oppure nel caso di una sutura meniscale i tempi di recupero saranno allungati e la flessione del ginocchio sarà temporaneamente limitata. Sarà possibile guidare l’automobile nel momento in cui verranno rimossi i bastoni canadesi.
Per ottenere i migliori risultati, tra le cose più importanti è seguire un programma di fisioterapia specifico per il trattamento e attenersi alle indicazioni spiegate dallo specialista.